La proiezione di lunedì 14 ottobre sarà introdotta dagli interventi di un attivista del gruppo Fridays For Future Perugia e da Sergio Bargelli del Centro Socio Culturale San Francesco di Umbertide (http://www.cscsanfrancesco.it/)
All’incrocio tra arte e scienza, una meditazione cinematografica sull’indelebile impatto sul pianeta da parte dell’umanità.
Realizzato nell’arco di quattro anni ad opera del pluripremiato team composto da Jennifer Baichwal, Nicholas de Pencier e Edward Burtynsky.
Terzo in una trilogia che include Manufactured Landscapes (2006) e Watermark (2013), Antropocene – L’epoca umana segue la ricerca di un gruppo internazionale di scienziati che, dopo quasi 10 anni di ricerca, sostiene la teoria secondo cui l’epoca dell’Olocene ha lasciato il posto all’epoca dell’Antropocene a metà del XX secolo in seguito a profondi e duraturi cambiamenti. Dalle pareti di cemento in Cina che ora coprono il 60% della costa continentale, alle più grandi macchine terrestri mai costruite in Germania, alle psichedeliche miniere di potassio negli Urali russi, alle fiere di metallo nella città di Norilsk, alla devastante Grande Barriera Corallina in Australia e surreali stagni di evaporazione del litio nel deserto di Atacama, i cineasti hanno attraversato il globo usando valori di produzione di fascia alta e tecniche fotografiche allo stato dell’arte per documentare le prove e l’esperienza del dominio dell’uomo sul pianeta.
Antropocene è una testimonianza visiva di come l’uomo ha operato sull’ambiente negli ultimi 100 anni, tanto da far parlare di una nuova epoca geologica: l’Antropocene. Attraverso il lavoro di Edward Burtynsky, uno dei più grandi fotografi paesaggisti al mondo, un viaggio attraverso i deserti, le montagne, le foreste, le profondità degli oceani su cui incombono i segni sempre più incisivi dell’uomo, dall’urbanizzazione incontrollata allo sfruttamento selvaggio del suolo.
Un rigoroso affresco, supportato da un team di scienziati e realizzato con strumenti di ripresa avanguardistici, che affascina e al contempo fa riflettere sul tema sempre più urgente della conservazione del nostro habitat.