PROGRAMMAZIONE CONCLUSA
Un film di David Lynch. Con Jack Nance, Charlotte Stewart, Jean Lange, Judith Roberts, Jeanne Bates.
Titolo originale Eraserhead. Horror, durata 90 min, b/n - USA, 1977 - Cineteca di Bologna.
Eraserhead – La mente che cancella locandina

David Lynch al suo esordio firma questo horror sperimentale, girato in uno splendido bianco e nero, che descrive le allucinazioni, gli incubi e le vicende surreali e grottesche di un uomo pressoché minorato e della sua mostruosa progenie. Quasi un cult-movie, adeguatamente ripugnante.
Nato in un contesto indipendente e underground, il primo lungometraggio di David Lynch passa in pochi mesi dalle gallerie d’arte di New York alle sale di tutto il mondo. Girato in totale autonomia nel 1976, con un pugno di amici e collaboratori fidati, Eraserhead si fa subito notare per l’inquietudine onirica che emana e per lo sconcerto che suscita. È il primo seme (ma il più radicale e ipnotico) delle visioni lynchiane: bianco e nero avanguardistico, narrazione apocalittica, vicende inspiegabili, con una trama (un uomo misterioso con un figlio mostruoso dentro un futuro post-industriale) pressoché nulla. Né fantascienza né horror, anche se i vari distributori provarono a farlo passare per un film “di genere”. In verità, il dialogo è con il surrealismo, la fotografia industriale, l’underground statunitense.
Amato da Kubrick che lo proiettava in continuazione durante le riprese di Shining per trasmettere inquietudine agli attori, “come Shining, Eraserhead stupisce per la capacità di tener fede alla forma linguistica dell’inconscio”, secondo Enrico Ghezzi. A posteriori, va considerato come il film che per primo ha dato voce ai fantasmi interiori di Lynch: non solo alle sue fantasie morbose, ma anche al suo desiderio di purezza.