Villetta con ospiti, film diretto da Ivano De Matteo, e si svolge in ventiquattro ore, nelle quali viene raccontata la storia di una famiglia borghese, residente in un paesino del Nord Italia. Durante la giornata gli uomini e le donne di questa ricca comunità si intrattengono nei caffé per fare vita sociale e apparentemente nulla sembra turbare la loro tranquilla e benestante esistenza. Di notte, però, prevale il loro lato più oscuro e animalesco, che tinge la piccola provincia dei toni del noir. I sette protagonisti del film si macchieranno dei sette peccati capitali, incarnandoli a perfezione e cadendo quasi innocentemente in un vortice di perdizione e violenza.
Ivano De Matteo, al suo sesto film lungometraggio come regista e sceneggiatore, scritto ancora una volta con la compagna di vita Valentina Furlan, sceglie una “commedia noir” per raccontare una storia borghese ambientata nel Nord Est (il film è stato girato a Bassano del Grappa), che ruota attorno ai sette peccati capitali, rappresentati nei 7 personaggi principali. Non siamo però dalle parti di Seven: uno dei modelli a cui si è dichiaratamente ispirato per le atmosfere è infatti Ascensore per il patibolo di Louis Malle, e in generale ai noir degli anni Cinquanta. De Matteo ha iniziato la carriera come attore, debuttando in Le amiche del cuore di Michele Placido nel 1992.
Nel 2002 è stato uno dei protagonisti di Velocità massima di Daniele Vicari e del proprio debutto registico con Ultimo stadio. È apparso nel film di Ettore Scola Gente di Roma e in vari originali televisivi, anche se il suo ruolo più famoso è probabilmente quello di Puma in Romanzo criminale – La serie.
Nel nuovo film Villetta con Ospiti, collabora per la prima volta in veste di regista con Marco Giallini, anch’esso sul set di Romanzo criminale nel ruolo del Terribile e con Vinicio Marchioni che nella serie sulla banda della Magliana era Il Freddo. Giallini e Marchioni invece hanno già lavorato insieme anche al cinema nella commedia di Paolo Genovese Tutta colpa di Freud. Nel loro percorso autoriale di sceneggiatori De Matteo e Furlan spesso prendono spunto da quello che succede nella realtà. Stavolta il tema è quello delle armi e della legittima difesa, partendo, come ha raccontato in un’intervista a Repubblica, da un fatto di cronaca: “Ci aveva colpito un fatto efferato accaduto in un contesto perbene e così abbiamo pensato di raccontare con candore e leggerezza una storia cattiva. L’abbiamo ambientata nel Nordest perché nella provincia ricca c’è più l’idea di difendersi, anche se fatti così succedono ovunque”.