EVENTO CONCLUSO

AND è uno spettacolo di danza ideato dal Centro Studi Danza di Umbertide diretto da Maria Paola Fiorucci e realizzato con la preziosa collaborazione del Cinema Metropolis e del Museo Rometti.

sabato 29 febbraio
ore 18.00 – 21.00

domenica 1° marzo
ore 18.00 – 21.00

Ingresso unico: 8,00 euro.
Posti limitati, prevendita online circuito Livetickethttps://www.liveticket.it/cinemametropolis
oppure direttamente presso la biglietteria del cinema in orario di apertura.

Acronimo di “Abito Nella Danza”, la parola AND racchiude brevemente la traduzione inglese della coniugazione “e” che diventa, in questo caso, il simbolo di unità tra parti differenti: idee, concetti, persone.
AND è un racconto immaginario che unisce il linguaggio contemporaneo della danza con il linguaggio dell’arte della Ceramiche Rometti.
Lo spettacolo, interpretato dalle giovani allieve dell’ Associazione Centro Studi Danza, si compone liberamente senza una traccia drammaturgica, diventando un’indagine profonda e poetica sul corpo
inteso in quanto “abitazione”. Le coreografie, create specificatamente sullo spazio espositivo del Museo Ceramiche Rometti dai coreografi Marta Benvenuti, Leonardo Farabi, Paolo Rosini e Afshin Varjavandi, si alternano creando suggestioni ed evocazioni, componendo una sequenza morbida ed armoniosa di performance, danza e poetica del corpo.
AND è l’incontro tra le celebri forme della Ceramiche Rometti e le forme della danza.

“La casa è il tuo corpo più grande. Vive nel sole e si addormenta nella tranquillità della notte, e non è priva di sogni.”
Khalil Gibran

“Ci sono individui composti unicamente di facciata, come case non finite per mancanza di quattrini. Hanno l’ingresso degno d’un gran palazzo, ma le stanze interne paragonabili a squallide capanne.”
Baltasar Graciàn

“Caro Leonard, guardare la vita in faccia, sempre; guardare la vita in faccia e conoscerla, amarla per quello che è, e poi metterla da parte. Leonard, per sempre gli anni che abbiamo trascorso, per sempre gli anni, per sempre l’amore; per sempre, le ore.”
Virginia Woolf