PROGRAMMAZIONE CONCLUSA
Un film di Wong Kar-Wai. Con Tony Chiu-Wai Leung, Maggie Cheung, Rebecca Pan, Lai Chen, Li Gong, Tung Cho 'Joe' Cheung.
Titolo originale Fa yeung nin wah. Drammatico, durata 98 min, colore - Hong Kong, Cina, 2000 - Tucker Film.
In the Mood for Love locandina

Hong Kong, 1962. I coniugi Chow e i coniugi Chan si trasferiscono lo stesso giorno in due appartamenti contigui. Sono il signor Chow e la signora Chan a rientrare più di frequente a casa ed è così che nel giro di breve tempo scoprono che i rispettivi consorti sono amanti. La volontà di comprendere le ragioni del tradimento subito li porterà a frequentarsi sempre più spesso e a condividere le sensazioni provate.

Il racconto più romantico di sempre, oggi nella meravigliosa versione 4K, In the Mood for Love, distribuito dalla Tucker Film, è stato restaurato da L’Immagine ritrovata di Bologna e dalla Criterion di New York, partendo dal negativo originale, e Wong Kar Wai ha supervisionato tutte le operazioni.
Wong Kar Wai, d’altronde, non è un regista qualunque: è il geniale capofila della new wave cinese.

«Gli anni Sessanta sono un momento molto importante nella storia di Hong Kong, e forse sono stati la principale ragione per fare questo film. C’era molta gente arrivata lì dalla Cina nel ’49 che ha lasciato la sua impronta, libri, cultura, abitudini, continuando poi a muoversi per timore del corso politico. È un periodo che conosco bene, volevo restituirne le emozioni che oggi non ci sono più. Anche per questo ho deciso di girare a Bangkok, Hong Kong nel tempo si è trasformata molto velocemente, era impossibile ritrovare le immagini di allora.» – Wong Kar-Wai

«La storia di una donna e di un uomo che si sfiorano appena. Un grande film dove analisi dei sentimenti e stile della regia si uniscono a esprimere al meglio le malinconie e le felicità dell’amore.» – La Stampa

«Atmosfere fumose, l’eros nell’aria in stato di rarefazione ma mai visibile, mani che si toccano appena, sguardi, sfioramenti, il non detto, amore, passione, tradimento, dolore. Non sai e non saprai mai se quel “mood” diventerà altro o resterà sospeso…» – Ansa